
Nuova legislazione per l’economia privata in Cina

Nuova legislazione per l’economia privata in Cina
La Legge per la Promozione dell’Economia Privata della Repubblica Popolare Cinese, adottata dal Comitato Permanente dell’Assemblea Nazionale del Popolo il 30 aprile 2025, è entrata ufficialmente in vigore il 20 maggio.
La nuova legge riconosce alle imprese private pari status giuridico e opportunità di mercato rispetto ad altre forme di proprietà, come le imprese statali (SOEs). La normativa promuove pratiche di concorrenza leale per le aziende private, in particolare nell’accesso a gare d’appalto e acquisti pubblici. Ad esempio, l’Art. 10 prevede un sistema a lista negativa unificato a livello nazionale per l’accesso al mercato: le imprese private potranno competere in condizioni di parità in qualsiasi settore non incluso nella lista.
Un altro aspetto di nota riguarda i programmi di R&S: le imprese private sono incoraggiate a partecipare a progetti scientifici e tecnologici nazionali di rilievo, avendo diritto a ricevere dallo stato maggiori infrastrutture di ricerca e risorse. La legge impone inoltre a enti governativi ed imprese statali di rispettare gli obblighi di pagamento nei termini previsti, prevedendo sanzioni per i ritardi.
Dopo aver a lungo subito discriminazioni e disparità di trattamento rispetto alle SOEs, si prevede che le imprese private ottengano maggiori garanzie attraverso la nuova legislazione. Tuttavia, come spesso accade in Cina, l’efficacia concreta della legge dipenderà dai futuri meccanismi di attuazione.
Nuove aliquote di rimborso fiscale per le esportazioni dalla Cina

Nuove aliquote di rimborso fiscale per le esportazioni dalla Cina
Lo scorso 15 novembre 2024, il Ministero delle Finanze e l’Amministrazione nazionale delle imposte della Cina hanno pubblicato l’Annuncio n. 15 sull’adeguamento delle politiche di rimborso fiscale all’esportazione, in vigore dal 1 dicembre. Si prevede che l’Annuncio influenzerà la futura pianificazione business delle aziende locali e straniere coinvolte nelle operazioni di esportazione dalla Cina verso paesi esteri, soprattutto in termini di costi più elevati e volumi di esportazione inferiori.
Sono stati introdotti due diversi set di adeguamenti sul rimborso fiscale all’esportazione, sistema di incentivi avviato nel 1985 attraverso il quale vengono concessi rimborsi agli esportatori su IVA e imposta sui consumi (CT) pagate prima dell’esportazione dei loro prodotti all’estero. Il primo set è relativo a 59 articoli per i quali il rimborso fiscale all’esportazione è annullato. Sono inclusi prodotti in rame e alluminio (piastre, fogli, barre ecc.), oli e grassi modificati chimicamente e altri tipi di metalli.
Il secondo set prevede una riduzione del tasso di rimborso dell’IVA dal 13% (che comportava un rimborso integrale dell’IVA sugli acquisti, essendo in Cina il 13%) al 9% per 209 articoli. Oli raffinati, batterie, prodotti del fotovoltaico sono tra le categorie coinvolte.
Visto sin dal suo inizio come una politica strategica per migliorare la competitività dei beni esportati nel mercato internazionale, il sistema del VAT Tax Rebate (出口退税) permette agli esportatori di recuperare l’IVA sulla merce destinata all’export, ricevendo l’IVA pagata sugli acquisti (per intero o in parte, in base alla specifica percentuale di rimborso IVA definita per ogni codice doganale) direttamente sul conto bancario societario, in tempi relativamente brevi (1-2 mesi) dalla consegna della documentazione necessaria relativa all’esportazione. Il sistema del Tax Rebate è applicabile sia ad aziende che esercitano attività commerciale, sia ad attività produttive con regole di applicazione diverse.
Nuovo Accordo Italia-Cina Doppia Imposizione fiscale

Nuovo Accordo Italia-Cina.
Il 5 novembre 2024, la Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge per la ratifica ed esecuzione dell’Accordo sulla Doppia Imposizione Fiscale (DTA) firmato nel 2019 tra i governi della Repubblica Italiana e della Repubblica Popolare Cinese in materia di doppia imposizione delle imposte sul reddito e prevenzione dell’evasione ed elusione fiscale. Con l’insediamento del governo Meloni nell’ottobre 2022, il disegno di legge ha dovuto ottenere nuova approvazione da parte del Consiglio dei ministri, e successivamente è stato discusso in Parlamento. L’Accordo entrerà in vigore a seguito dello scambio degli strumenti di ratifica tra i paesi contraenti, previsto entro il 1° gennaio 2025.
L’Accordo del 2019 aggiorna il precedente DTA firmato il 31 ottobre 1986, adattandolo al Progetto BEPS dell’OCSE/G20.
Tra le revisioni, l’Articolo 10 prevede un’aliquota di ritenuta alla fonte ridotta dal 10% al 5% in relazione a dividendi di investimenti partecipati per almeno il 25% del capitale, ininterrottamente per 365 giorni.
L’Articolo 11 disciplina gli interessi, prevedendo una riduzione all’8% per gli interessi pagati a istituzioni finanziare per prestiti di durata minima 3 anni finalizzati a progetti di investimento. Infine, l’Articolo 12 conferma per le royalties un’aliquota standard del 10%, con una riduzione al 5% per le royalties su attrezzature industriali, commerciali o scientifiche.
Negotiations between China and Peru

Negotiations between China and Peru for a Treaty to avoid double taxation
At the end of May, the Peruvian Minister of Economy and Finance, José Arista, shared the news that Peru and China completed the first round of negotiations to sign a treaty to avoid double taxation and prevent tax evasion and avoidance. A second round is expected to start in November of this year, which could lead to the final signing and ratification between the parties. The agreement will touch upon the fields of trade in goods and services and of investments, by reaching a greater integration between the respective economies. The planned treaty signals the importance of the Peruvian market for China, considering that the Asian nation is the first destination for Peru’s exports, for an amount of 23 billion dollars in 2023. In recent years, China has also been keen in investing in the country, especially in the mining, energy and transportation sectors. The new agreement will reinforce the legal institutional framework already existing between China and Peru, which signed a Free Trade Agreement in April 2009.
Update of the double taxation Agreement
